Castellanza, Marnate e Olgiate Olona uniti contro le molestie olfattive

Il problema è noto e racchiuso in due parole: molestie olfattive. Cioè quei miasmi insopportabili che arrivano al naso e mettono a dura prova la tranquillità psicologica.

Come venirne a capo e fronteggiarlo?  I comuni di Castellanza, Marnate e Olgiate Olona, tutti e tre coinvolti nel problema, hanno deciso di unire le forze e ne hanno parlato in un incontro svoltosi con la società Alfa che gestisce il servizio integrato idrico della provincia di Varese e segnatamente il depuratore olgiatese e l’Arpa, Agenzia regionale per l’ambiente.  Alfa non si è nascosta dietro a un dito nell’analisi specificando che un’emergenza esiste e risiede nella vetustà delle strutture di protezione, ovvero di impianti bisognosi di una riqualificazione massiccia. Uno per tutti, il depuratore di Olgiate che sarà interessato da interventi per più di otto milioni di Euro.

“Stanti i limiti strutturali dell’impianto- dichiara il comune di Castellanza in una nota – il personale di Alfa è comunque costantemente attivo in operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzate  a massimizzare le rese dell’impianto indipendentemente dal suo stato conservativo”.

Perchè a pagare in termini di tenuta è il sistema fognario e, se questo evidenzia delle pecche, l’olfatto di chi risiede sui territori dell’Olona rischia di andare in tilt. 

“Alfa ha provveduto fin da subito – prosegue la nota del comune- a bandire la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori di rimessa in funzione del sistema di captazione e trattamento dell’aria esausta proveniente dai locali chiusi dell’impianto”. 

Per quest’ultimo, un po’ vittima dell’usura dei tempi, si è messo in pista un investimento di 300 mila Euro per lavori che sono decollati a giugno.  Il problema delle molestie olfattive, hanno convenuto gli intervenuti all’appuntamento, “non risiede nel funzionamento del depuratore in quanto i miasmi provengono dalla zona delle acque in ingresso, ciononostante Alfa ha deciso di andare a fondo nella ricerca delle cause che generano gli odori con lo scopo di porre definitivamente termine a questa situazione”.

Per i residenti della zona, quindi, si apre uno spiraglio di speranza, soprattutto di poter tenere magari le finestre un po’ spalancate per difendersi dalle insidie della canicola estiva senza dovere fare apnea.

“Siamo consapevoli  del disagio dei nostri cittadini e siamo solidali con loro perchè lo viviamo noi stessi – dicono all’unisono i tre primi cittadini Mirella Cerini (Castellanza), Giovanni Montano (Olgiate Olona)  e Maria Elisabetta Galli (Marnate) – e assicuriamo che da parte nostra faremo tutto il necessario per arrivare a una soluzione, abbiamo chiesto al tavolo tecnico di poter giungere al più presto a una conclusione delle ricerche che portino all’individuazione delle cause onde individuare le soluzioni da adottare”. 

Nel discorso sono coinvolte, oltre ad Alfa e Arpa, anche il Politecnico di Milano. E in più, le tre municipalità hanno bussato anche alla porta di Ats chiedendo “di aver un report sull’eventuale impatto di queste esalazioni sulla salute dei cittadini”.

Il Politecnico, dal canto suo, è stato invitato dalle tre realtà vallive a condividere attraverso incontri pubblici i risultati dei proprii studi sulla questione. 

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